FRAMMENTI DI UN DISCORSO DEI LUOGHI COMUNI
LETTERA [ P ] – PROSTITUZIONE
La parola
prostituzione è sulla bocca di tutti da decenni ed è così antica quanto il
fenomeno stesso di cui si occupa. Non è un caso, dal momento che prostituzione
vuol dire “sesso e soldi”, cioè le
due cose che -da sempre- rappresentano la base (non necessariamente l’altezza)
della vita degli esseri umani.
In questa parola
si aggregano i classici luoghi comuni del moralismo (vergogna! ), dell’ideologia (l’uomo
nuovo comunista o islamico non ha bisogno di “andare a puttane” ), del
tecnicismo (la vetrina, il casino, le
malattie, le tasse).
Con la diffusione
del sapere di massa, legata ai mezzi di informazione e alla scuola per tutti,
il soggetto ha assunto sfaccettature sempre maggiori e dalle forme diverse; con
l’inevitabile protagonismo dell’individuo, di cui ho parlato a più riprese, il
contributo (si fa per dire) è andato ulteriormente diversificandosi,
ramificandosi e colorandosi oltre l’arcobaleno. Tutti possono dire qualcosa.
Nonostante ciò
rimangono i due fattori costitutivi: sesso e soldi.
Non è mia
abitudine semplificare, ma neppure complicare: complessità non complicazione.
La rete non è confusione nè giustificazione: in essa diversi rami e diversi
colori hanno il diritto di riconoscimento, ma allo stesso tempo devono
rispettare una relazione gerarchica.
Così sesso e
soldi non escludono altri aspetti ma questi devono comunque rifarsi al sesso e
ai soldi.
Per entrare
seriamente nell’argomento occorre una prospettiva evoluzionistica; non
storicistica ma biologica, alla luce anche dei nuovi territori scoperti dalle
neuroscienze.
Ancora qualche
premessa. Il fatto che gli uomini fossero in un certo modo migliaia di anni fa
non significa che dovranno esserlo per sempre,ma allo stesso tempo non
significa che possano cambiare solo perchè la ragione o la morale ritengono
debbano cambiare. Il processo è lungo e lento e pieno di errori e di tentativi
e di acquisizioni. E occorre tenere sempre presente da dove veniamo, chi
eravamo, cosa facevamo, in cosa speravamo, quali erano i nostri sogni.
Anche il passato
aveva un futuro, come scrisse Ricoeur.
Prendiamo gli
episodi di violenza cui assistiamo praticamente ogni giorno, riportati con
dovizia di particolari dai mass media. Ci meravigliamo e diciamo “basta alla
violenza”, poi scopriamo che il vicino di casa ha fatto strage della famiglia e
stupiti ci troviamo ad osservare: era una persona tanto per bene. Torniamo alle
origini e vediamo che Caino uccise Abele e -come dimostrato dagli scavi
archeologici- che nostri antenati praticavano il cannibalismo: tutto ciò vorrà
dire qualcosa. Non siamo animali, ma siamo anche animali.
Nella società di
cannibali il cibarsi dei propri simili era considerata cosa normale. Nella
società greca arcaica come nel diritto musulmano la legge del taglione (occhio
per occhio) é considerata normale. Normale, cioè nella norma, norma civile e
norma morale.
Torniamo alla prostituzione e alla sua base di
sesso e soldi.
Nel mondo greco e
romano la prostituzione era diffusa e considerata normale: la sessualità
maschile veniva appagata e il servizio veniva pagato. Normale, come possiamo
vedere nei dipinti delle lupanare di Pompei. E normale è stata nei secoli
successivi, nonostante le tre religioni monoteistiche (ebraismo, cristianesimo,
islamismo) abbiano spesso tuonato contro, chi in maniera più flessibile chi in
maniera estremamente rigida. A proposito, in alcuni paesi musulmani come l’Iran
pare che sia prevista la pena di morte.
Le leggi in
merito sono estremamente varie anche nei paesi occidentali a dimostrazione che
esistono approcci diversi tra Paese e Paese e anche all’interno dello stesso
Paese (negli USA solo in Nevada è libera).
Una società
libera e uno stato liberaldemocratico devono sempre mantenere distinti il
diritto e la morale e cercare di trovare le soluzioni più adeguate, adeguate
all’insieme della popolazione, al contesto storico e ai diritti delle persone.
Esiste una regola
di fondo che spesso si dimentica: non
esistono soluzioni tecniche a fenomeni e problemi. Non esiste un manuale di
istruzioni per affrontare un fenomeno o un problema. Questo vale per tutte le
manifestazioni che implicano la presenza degli esseri umani.
Anteporre
principi morali alla storia dell’uomo ha sempre prodotto disastri: è successo
con la morale cristiana, con quella islamica, con la morale razionalista del
1700, con la morale eugenetica del nazismo, con la morale egualitaria del
comunismo.
Perchè l’amore
per gli altri ha portato crociate, jihad e guerre di religione? Perchè la
ragione ha prodotto il Terrore? Perchè il rispetto della natura ha prodotto lo
sterminio? Perchè il sogno dell’uguaglianza ha prodotto il peggior massacro
nella storia dell’umanità?
Perchè si è
sempre dimenticato di fare i conti con la storia degli uomini e con le loro
caratteristiche, preferendo far riferimento a principi generali, idee,
ideologie solo astrattamente belle.
La storia
dell’uomo è una storia complessa, fatta di errori enormi, di tentativi e di
successi. Criminalizzare o demonizzare il sesso e il denaro, come è successo in
passato e come si cerca in alcune aree di proporre oggi non solo è sbagliato,
ma anche stupido.
E’ stupido perchè
il sesso è una componente essenziale della vita degli esseri umani, siano essi
maschi o femmine. E’ stupido perchè il denaro è solo l’immagine moderna del
benessere, dello star bene, anch’esso aspetto ineliminabile della vita di
ognuno di noi. Ciò che si vuole scacciare dalla porta rientra dalla finestra e
viceversa: perchè è come l’erba nei campi che, se non la sradichi, riscresce e
cresce e cresce. Non credo che nessuno voglia sradicare la sessualità e
preferire la fame alla sazietà.
Cosa c’entra
tutto questo con la prostituzione?
Prendiamo la
prostituzione per come è andata sviluppandosi. In Italia la chiusura dei
bordelli non ha impedito al fenomeno di crescere. Negli USA il fatto che la
prostituzione sia un reato non impedisce che il fenomeno sia diffuso. Punire i
clienti in Svezia non ha ridotto la prostituzione.
Ci sono ovunque
migliaia di persone che pensano che prostituirsi sia un modo facile per avere
del denaro: non serve tirare in ballo nè la cultura nè la miseria nè le
aspettative. Quanti lavoratori sottoposti fanno lavori modesti, faticosi,
pericolosi e contrari ai loro sogni? Tanti. Ognuno cerca di ottenere il meglio
dalle condizioni che ha vissuto e dal contesto in cui si trova.
Ci sono ovunque
migliaia di persone che desiderano esprimere la propria sessualità al di fuori
del rapporto coniugale sia per le pratiche offerte sia per difficoltà con il
coniuge sia per tanti altri motivi. La prostituzione, maschile femminile
transgender, offre possibilità di soddisfare questi desideri. La famiglia
rimane in piedi, il giorno dopo al lavoro tutto procede serenamente, lo sfogo
non ha bisogno di altri canali.
Tutto bene? Tutto
giusto? Tutto a posto?
No, ovviamente.
Una volta eliminata ogni forma di criminalizzazione o demonizzazione le
soluzioni tecniche hanno tutte lo stesso valore.
Rimane una cosa
che deve invece essere abolita e tolta di circolazione: lo sfruttamento ad
opera di magnaccia di vario tipo, lenoni o ruffiani che siano, i famosi
protettori che spesso sono personaggi criminali che usano la scusa della
protezione per estorcere una parte di quanto guadagnato dalla persona che si
prostituisce.
Allora verrebbe da
chiedersi: se l’attività fosse legale e regolarizzata esisterebbero queste
figure di violenti e criminali? Non sarebbe una condizione migliore per le
persone che si prostituiscono grazie a una gestione regolata dal punto di vista
normativo e medico? E’ la stessa situazione che si verifica nel campo dell’uso di
droghe come la cannabis, con la differenza che nel caso della canapa indiana
gli studiosi non sono ancora d’accordo sul carattere nocivo della stessa,
mentre nel campo della sessualità si è d’accordo che non fa male. O meglio può
far male come tutte le attività degli esseri umani: il cibo, lo sport, i
viaggi….
Qualche
estremista, ma non del tutto irragionevole, ricorda due cose: 1) che molte
convivenze, anche matrimoniali, si creano e durano sullo scambio tra sesso e
mantenimento; 2) anche il lavoro è consumo del corpo in cambio di denaro.
Questi due esempi
non sono del tutto sbagliati, ma non occorre arrivare fino a lì. In Italia poi soprattutto
dove ogni nuova legge trova risalto e interventi per non più di una settimana:
in quante scuole si controlla che il fumo sia bandito? In quante strade i
vigili multano chi getta i mozziconi? Il caos normativo nella scuola ad esempio
va di pari passo con il caos che si vive nelle aule.
Quindi non è di
norme dettagliate che abbiamo bisogno, ma di un atteggiamento serio e
responsabile.
E’ ora di finirla
con la costruzione dell’uomo nuovo: è ora di cominciare a partire dall’uomo e
dalla donna in carne ed ossa che abbiamo di fronte, soprattutto in campi
relativamente semplici perchè riguardano caratteristiche sostanziali
dell’essere umano. Piaccia o non piaccia, c’è ben poco di più elementare del
desiderio sessuale e della ricerca del benessere: e varie sono le forme con cui
ognuno cerca di realizzarle. Non stiamo parlando di novità come la web tax, ma
di cose che risalgono alla notte dei tempi. Nei secoli gli uomini hanno
prodotto situazioni con cui affrontare al meglio le loro esigenze, alcune sono
scomparse altre si sono mantenute: è stato un lavoro faticoso, quasi sempre
incosciente, frutto di composizioni di forze, continuamente ridisegnate. La
società in cui viviamo è la risultante di tutto quel lavorìo. E’ una società
piena di difetti, ma senz’altro migliore delle precedenti.
E ancora una
volta lo Stato Liberaldemocratico rappresenta il punto di riferimento migliore.
Piaccia o non piaccia, c’è ben poco di più elementare del desiderio sessuale e
della ricerca del benessere: e varie sono le forme con cui ognuno cerca di
realizzarle. Ma non tutto è ammesso. Vuoi stare meglio rubando? Non puoi perchè
il diritto di proprietà è fondamentale. Vuoi godere sessualmente stuprando? Non
puoi perchè il diritto individuale è fondamentale. Vuoi impossessarti del
reddito di una prostituta? Non puoi perchè neghi la libertà dell’individuo.
Conclusione. Come
ho detto, non esistono soluzioni tecniche ai problemi umani. Voglio bordelli
colorati e profumati? Non esistono soluzioni tecniche. Mio padre (come tutti
quelli della sua generazione) è stato iniziato sessualmente nei bordelli. Io
non ho mai avuto rapporti con prostitute. Un amico cattolico di CL le ha
frequentate in abbondanza. Non cerco dunque soluzioni. Esse spettano al corpo
politico.
L’unica cosa che
posso fare è combattere i luoghi comuni e il moralismo che, anche in questo
caso, sono lo spirito delle (cosiddette) idee con cui ognuno pretende un
secondo di celebrità.
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